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3 canzoni da ascoltare in terrazzo

  • Immagine del redattore: Vittoria Pinato
    Vittoria Pinato
  • 6 giu 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 5 nov 2024




Oggi è un giorno della prima settimana di giugno.

(Quasi) tutti amiamo giugno, o almeno, lo abbiamo (tanto) amato. 

Giugno, quando eravamo bimbi, era il periodo dell’anno in cui ci venivano assegnati pochissimi compiti per casa, l’estate bussava alle porte, ma faceva di tutto per entrare dalle finestre.


L'estate vola sempre, nonostante il sole tardi a tramontare. Che bello era quando c'erano sempre ad aspettarti i pomeriggi liberi, il parco, il poter vedere i propri amici tutti i giorni, la piscina, il mare, la montagna. E poi tutto questo di nuovo, al contrario, e poi ancora, ancora a ripetizione. Quel bellissimo senso di irresponsabilità della quotidianità che ci piaceva e un po’ ci piace ancora. Perché dai su, anche se gli anni sono passati, un po’ di questo sentimento, in giugno lo respiriamo ancora.


Questo maggio/giugno, quello del duemilaventiquattro, si è fatto un po' notare.

È stato differente, piovoso, fresco, incerto. A volte non mi è dispiaciuto, infine “pioggia che annega ma rinfresca”. Carina sta canzone (Ti amo o t'ammazzo) ma ci sono 3 canzoni perfette per questo giugno, da ascoltare sul terrazzo (o dove meglio ti va).





Una canzone che mescolando suoni e parole ti fa atterrare in una dimensione eterea. Una canzone per quello che canta, che potrebbe essere stata scritta 500 anni fa. Nessun riferimento a questo tempo, nessun collegamento alla fretta che ci tocca a tutti, nessuna menzione agli oggetti che addobbano le nostre giornate. Nessun appesantimento, ma solo un dialogo puro capace di scuotere più di mille canzoni urlate. Forse perché raro da sentire oggi.


Un invito a non avere paura, a voler offrire il proprio coraggio, ad esserci. “Ma che meraviglia stare con te in una guerra di baci” una dichiarazione semplice, ma potentissima. Il mio balcone la approva. Per i forti di cuore, beccatevi il video su Youtube.


PS: Andrea Lazlo De Simone si trova a pubblicare le sue canzoni quasi senza volerlo. Quest'uomo è totalmente fuori da questo tempo e da tutti i suoi meccanismi. Abbandona i palchi per dedicarsi alla sua famiglia e per non essere vittima di tutto ciò che corre veloce. Affascinante e rarissimo, come tutte e quante le sue canzoni.




2. Ponza di Laila al Habash Sensuale e ironica, impossibile da non canticchiare. Questo pezzo punzecchiante non le manda a dire, mescolando un sentiment di disprezzo a un sentiment di interesse che vuole sembrare velato. Un pezzo che con ironia e presa di coscienza racconta molto del nostro tempo. Sulla melodia ti viene da ondeggiarci sopra e sì, probabilmente ti si stampa una faccia o più in mente mentre la ascolti. Tantissimi riferimenti alla stagione più romantica di tutte: il sole, la sabbia, il mare, il sale, l’ombrellone.


“Tu non sai cosa vuoi da me, stai tranquillo lo so io per te”. Null'altro, questa canzone ti dice già tutto lei.




3. L’appuntamento di Ornella Vanoni Una canzone scritta da due uomini e un po’ lo si respira. Molte canzoni scritte in questi anni per interpreti donne erano composte e scritte da uomini e, in molti casi, la donna era dipinta un po’ come una “sottona”.


Nonostante questo aspetto, trovo che anche questa canzone abbia una sua riconducibilità all’eternità.


Il violino e la chitarra d’apertura dipingono un’immagine nitidissima nella mia mente.

Il litorale italiano, gli anni Settanta, una donna che passeggia con un abito di seta che le scivola fino alle caviglie mentre passeggia, pensa e parla tra sé e sé. Insomma, overthinka.


Nonostante questa canzone sia piuttosto pregna di malinconia, ha una sonorità che riporta alla leggerezza e all’estate, o forse a quel sentimento tipico da fine estate. L’eleganza sensuale con la quale vengono scandite le parole, fan sembrare le condizioni del suo stato d’animo quasi come accettabili. E quel “na na na” sul finale? Vabbè. Ornella non ti si può dì niente.

Ecco una piccolissima selezione delle canzoni che a ruota mi sto sentendo in questo giugno ancora abbastanza fresco. Chiunque tu sia, grazie se sei arrivat fin qui <3




Vittoria, bacini




 
 
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